Si sta sviluppando la polemica sul RDC come ostacolo alla piena occupazione dei giovani
Da un lato somari raglianti che accusano i disoccupati di preferire una miseria di 530 € a fronte di laute paghe di 1400 €; dall'altro i rappresentati dei lavoratori che rilanciano è falso, pagateli di più e li troverere. Entrambi in buona o cattiva fede non fanno i conti con la demografia, Allora ricordiamo qualcosa.
Nel 1951 nacquero 900.000 bambini; più o meno tutti trovarono lavoro. Nonostante la feroce Fornero possiamo valutare che a 65 anni questi escano dal lavoro; quindi dal 2015 circa abbiamo un calo anagrafico dell'occupazione di 900.000 unità all'anno.
Nel 2019 (pre COVID) sono nati 450.000 bambini; nel 2015 erano poco più di 500.000; andiamo pure indietro nel 1995 per porre i ventenni nel 2015; orbene, sono stati circa 540.000; quindi abbiamo una uscita pari a 900.000 e un ingresso (teorico) pari a 540.000; un saldo negativo di 360.000; ma non è proprio così, perchè dei 540.000 circa 40.000 sono emigrati; in parte compensati dall'immigrazione (136.000 permessi di soggiorno nel 2019 pre COVID).
Giratela come vi pare ma abbiamo un saldo negativo delle persone occupabili di 300.000 all'anno; questo allemo da una decina d'anni e andrà avanti così.
E come mei non ce ne siamo accorti? da un lato perchè la feroce Fornero ha allungato i tempi per la pensione, ma soprattutto perchè l'aumento di produttività del manifatturiero ha fatto supplenza del saldo negativo; in altri termini l'automazione e l'informatica hanno sostituito la manodopera.
Ma nei servizi la manodopera non è sotituibile da robot. Il lavoro di un cameriere è sostanzialmente uguale a quello di 40 anni fa. Quindi è proprio in questi settori che vengono a mancare i lavoratori. Ora i somari raglianti dell'assindustria queste cose le sanno benissimo; come sanno benissimo che questo è il frutto di anni e anni di politiche che hanno disincentivato la natalità, ma gettano in pasto ai commercianti e ristoratori l'ideologia dei bassi salari come soluzione.